Cigni, Rosmarino e l’Arte del Tessere Coscienza

Cigni, Rosmarino e l’Arte del Tessere Coscienza

Non tutte le fiabe si concludono con le sontuose nozze alla Reggia.

A volte, naturalmente, queste non avvengono.

E altre volte ancora, come nella fiaba intitolata I Sei Cigni, il matrimonio è solo uno dei tantissimi punti di crescita dei protagonisti. NON IL FINALE.

La Sorellina, la ragazza che ha assistito impotente al sortilegio operato dalla Strega Cattiva e che ha perduto i suoi fratelli trasformati in uno stormo di cigni bianchi, quella notte prenderà il coraggio a due mani: non ne può più. Non può più accettare di vivere la sua vita nelle bugie e nel senso di ingiustizia.

Così, nel cuore della notte, al buio, da sola, senza neppure sapere in che direzione andare a cercarli, lascia il castello-zona comfort e PARTE.

Presto inizierà a tessere, con faticosissime fibre di ortica, le camicie che dovrà lanciare addosso ai suoi fratelli, al fine di annullare l’incantesimo e ridare loro le sembianze umane.

La Ragazza non ha nulla, non vuole nulla, non può parlare, non ha più nemmeno una voce perché il compito andrà svolto in assoluto silenzio ma, da quel momento in poi, tutto il suo essere è impegnato in uno scopo chiaro: il suo centro magnetico si concentra sulla missione. Ed è proprio quando placa i suoi chiacchiericci interiori, che GLI ELEMENTI DI NATURA INIZIANO A PARLARLE.

La Ragazza ha un intento preciso, ed è lì che inizia a sentire la COMUNICAZIONE PROFONDA CON IL MONDO NATURALE, tanto da voler continuare a tessere seduta sul ramo di un albero, come una Julia Hill che cuce la sua missione, insieme a pezzi di coscienza personale e collettiva.

Non parla, non ride, non piange. Quelle sono manifestazioni che troveranno il loro tempo DOPO: ora è il momento di concentrare le energie.

È il ROSMARINO che ci insegna questa sottile ma potentissima ARTE SPIRITUALE.

Questo piccolo abete da giardino, questo monastero di essenzialità, questa cattedrale solare ma dai colori smorzati e pacati, è capace di sprigionare una forza sovrannaturale, capace di ricentrarci ogni volta che ne sentiamo il bisogno.

Ai piedi dell’albero su cui la ragazza è intenta a lavorare, compare un Principe, che immediatamente si innamora di quella Ragazza Essenziale, così meravigliosamente intenta nella sua tessitura.

Lei intuisce la potenza di questa nuova unione, acconsente, anche lei si innamora e vivrà quel matrimonio fino in fondo, ma non interrompe neppure per un istante la sua arte.

Non tradisce la sua volontà e il suo scopo. Liberare i fratelli-cigni e ritrovare l’abbraccio di quelle sacre parti di se stessa rimane la questione aperta più importante della sua vita.

Il suo compagno la ama soprattutto per questo; così co-organizza la loro vita insieme affinché lei possa continuare a tessere camicie bianche, quante può, quante ne vorrà, e a catalizzare il SALTO DI COSCIENZA di tutti quanti.

La Ragazza ha la stessa forma energetica di un immenso cespuglio di Rosmarino: raccolta e piena di vigore.

Eppure, la corteccia di questo legno sembra non essere mai completamente formata. È come se la pianta SI DIMENTICASSE della sua stessa formazione, decisa a portare il calore eterico, la combustione vitale, direttamente dentro i suoi aghi e i suoi fiori.

Le molecole fitoterapiche del Rosmarino non finiscono mai: acido caffeico, linaolo, canfora, flavonoidi, triterpeni…

E così anche le sue indicazioni terapeutiche: antivirale, antimicrobico, antiastenico. Utilissimo nelle allergie, nella sindrome metabolica con ipercolesterolemie, iperglicemia, stipsi, insufficienza digestiva.

Tanto per citarne solo alcune.

Ma quello che più affascina, forse, è che il Rosmarino TONICIZZA MENTRE MIORILASSA.

Una sorta di fortissimo e centrato monaco del mare.

Un fachiro del fuoco interiore.

Ripara i danni da ossidazione, riequilibra, riconduce l’organo danneggiato nello splendore della sua funzione originaria.

I Cigni verranno trasformati, la Ragazza ritroverà il loro abbraccio e, al tempo stesso, quelle parti di Sé che lei stessa ha maieuticamente liberato, lavorando giusto in punta di dita. Eppure con tutta l’anima.

Lo stesso gesto semplice e solenne che ogni pianta di Rosmarino, irresistibilmente, ci invita a fare ogni volta che lo incontriamo sul nostro cammino.

Per ritornare, in un attimo che pare eterno, in silenzio, ad occhi chiusi, semplicemente a noi stessi.

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