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Grazie alla bellezza di quelle Fiabe che si perdono nella notte dei tempi, ai Miti cantati da Omero, ai racconti popolari con cui siamo cresciuti, ci addentreremo nei veri segreti del Bosco e apriremo gli scrigni del Regno Vegetale.

Scopriremo qual è la pianta della determinazione, del coraggio, dell’identità, e di ogni emozione che ci attraversa nel corso del nostro vivere. Perché, strada facendo, ognuno di noi incarna saghe epiche che esistono da sempre e che però uguali non sono mai.

Cenerentola e il suo ramo di Nocciolo, il Ciclamino di Ecate, il Sambuco sette volte magico. Ci perderemo nei labirinti di Alice e di Arianna, ma solo per provare, come Pollicino, la gioia di ritrovare la strada che ci riporta a “casa”: il nostro “vero Io”.

Non esiste una vita qualunque, perché ogni storia, se ben raccontata, può diventare leggenda”.

Buone FitoEsplorazioni Narranti a tutti noi,

Roberta

Abbiamo bisogno di storie.

Forse più del pane, più del sonno.

Storie che ci nutrano, che ci confortino, che ci seducano. Che ci ispirino, che cantino ogni nostra dimensione.

Storie inventate, di vita vissuta, storie felici o di quella tristezza a metà, che sa come di smalto rosso scrostato, di orologi fermi nelle piazze vuote. Perché abbiamo bisogno di sfumature, di mappe interiori, di sapere se stiamo provando malinconia o rabbia, noia o pace.

Perché troppo di rado, forse, ci capiamo qualcosa.

Le Storie sono pollini ascensionali, sono vestaglie per le anime nude, sono luci segnaletiche. Sono fatte di musica, di parole, di fotografie, di disegni, di film.

Sono la quintessenza dell’essere umano.

Curano chi le ascolta e chi le racconta, perché girano in cerchio, e ancora e sempre in cerchio andrebbero raccontate.

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