L’erotismo del Viaggio Infero e della Gemmoterapia
Non è solo Persefone che si accinge in questo periodo dell’anno alla Risalita, ma anche Inanna.
Lo scorso autunno l’antica dea sumera si era adeguatamente preparata, prima di affrontare la sua sacra discesa negli Inferi.
Cingendosi il capo con la shugurra, la corona della steppa.
Sistemandosi i riccioli scuri sulla fronte e i lapislazzuli sul collo. Indossando la veste regale e tingendosi gli occhi con l’unguento che invita “l’altro da sé”.
Stringendosi il pettorale, che invece invita l’uomo.
Infilandosi al polso il cerchio d’oro e prendendo in una mano i lapislazzuli e nell’altra il filo della misura.
Aveva preso -così li chiama il mito- i sette Me.
Poi aveva attraversato le Sette Porte, spogliandosi ogni volta di ciascun simbolo.
Al momento del suo Ritorno, strato dopo strato, è chiamata a reindossare ogni dettaglio, ogni Me, ricompattando se stessa, e riattivando tutti i suoi chakra, fino alla shugurra.
Il Ciclo Vegetativo delle Piante ricalca lo stesso processo.
In fondo, non è incantevole che le GEMME degli Alberi si chiamino proprio Gemme? Le stesse che Inanna perde, e le stesse che poi indossa per rinascere.
La parola Gemma è legata a questo percorso che fa eternamente “Andare e Venire” le due dee, Inanna e Persefone, e deriva dalla radice indoeuropea GAM, che indica proprio su e giù, lo stesso movimento della copula.
Da cui anche gioco (Game), o sposarsi, unirsi (Gamia), o l’unione dei Gameti maschili e femminili, Gemere… tutto ciò che porta a nascere e rinascere proviene, anche etimologicamente, da discesa e risalita.
Il Tesoro Sotterraneo fa sempre parte del viaggio nel sottosuolo.
Che sia per i Sette Nani, per Aladino, o per i Goonies sulle tracce di Willy l’Orbo, le gemme preziose sono custodite nello scrigno invernale, scrigno che si riaprirà alla luce solo quando arriverà il momento giusto.
Le Gemme da fiore, da foglie, da legno o le gemme di scorta, non si fanno mai fregare da nessuna bizzarria climatica. Se ne stanno lì, ben protette da strati su strati di foglioline, sovrapposte come tegole.
Sono le perule di Inanna, e anche loro si apriranno una alla volta.
Il momento giusto non dipenderà dalla temperatura dell’aria, né da una singola bella giornata di febbraio, ma dalle crescenti ore di luce percepite dalla pianta.
E’ questa l’importanza del Patto che viene sancito tra Demetra, Ade, Zeus e Persefone, o tra la dea sumera e sua sorella Ereshkigal: non si può sbagliare, non ci si potrà fregare, affinché la vita vada avanti, affinché i tesori sboccino e le gemme risplendano alla luce del sole, dopo un lungo letargo imprescindibile.
E che, in quanto tale, porta sempre in sé la promessa di un maestoso risveglio.
Buona Domenica di Sole,
cari Amici ErboNarranti,
e che sempre sia Rinascita